
Sacile è sempre stato definito il "Giardino della Serenissima". Questo perchè da sempre il suo territorio aveva delle peculiarità che lo contraddistingueva dalle altre città, vedi la naturale conformazione del territorio, la presenza del fiume Livenza che con le due isole centrali caratterizzava il centro storico cittadino....uno dei più apprezzati dell'intera regione Friuli e non solo. Ogni angolo era una visuale senza uguali. Altra nota degna di rilievo era il sistema del verde, particolarmente ricco e compenetrato con la realtà cittadina. Queste caratteristiche dovevano essere salvaguardate ma soprattutto rivalutate per rilanciare Sacile anche dal punto di vista naturalistico e turistico. Una volta erano molti i turisti che si fermavano nella nostra città, ora sono sempre meno, perchè sul territorio mancano quelle strutture, quelle prerogative che incentivano il turista a fermarsi. Nei primi anni novanta, l'allora Amministrazione Comunale aveva avviato un progetto di analisi e valorizzazione del territorio, che era sfociato in un progetto generale di cui oggi ben pochi si ricordano e al quale avevano partecipato molti professionisti sacilesi, perchè il sindaco di allora aveva capito bene che senza di loro, non si poteva redigere un progetto valido e che andava incontro alle reali esigenze della città. In questo progetto era stata individuata un'area verde molto interessante che doveva diventare il fulcro delle attività ricreative e sportive della città: era stato definito "Ambito G". Un insieme di percorsi pedonali e ciclabili, strutture ricreative, spazi verdi e sportivi di ampio respiro che evidenziavano un progetto mirato e propositivo. Quello che allora è rimasto per troppo tempo sulla carta, ora deve essere ripreso, rivisto secondo le nuove esigenze se necessario e diventare la strumento di base per affrontare questo tema a cui non si può più derogare. L'individuazione di una o due di queste aree sono fondamentali per Sacile e i sacilesi, ma non solo, perchè anche il territorio circostante ne beneficierebbe e il cosiddetto "turismo sostenibile" di cui tanto si parla oggi, potrebbe diventare per la nostra città una risorsa importante di sviluppo e visibilità. I parchi urbani, le aree verdi attrezzate sono senza dubbio i punti su cui un'Amministrazione Comunale dovrebbe investire senza troppe speculazioni perchè rappresentano il "biglietto da visita" di una città, dei luoghi dove il cittadino possa passare il tempo libero in tranquillità e spensieratezza, dimenticandosi per qualche ora dei problemi quotidiani.
Francesco Scarabellotto
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